Successione Apple: potenziale uscita di Tim Cook nel 2026

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Apple si sta preparando attivamente per una transizione di leadership, con il CEO Tim Cook che potrebbe dimettersi già nel 2026, secondo un nuovo rapporto del Financial Times. La mossa non è legata a problemi di prestazioni; si prevede che l’azienda realizzerà vendite record durante le festività natalizie. Sembra invece che si tratti di un passaggio di consegne pianificato, in linea con l’impegno precedentemente dichiarato da Cook di avere “piani di successione molto dettagliati”.

Un decennio e mezzo al timone

Tim Cook ha assunto il ruolo di CEO nel 2011, in seguito alle dimissioni di Steve Jobs per problemi di salute. Ha guidato con successo Apple attraverso un periodo di immensa crescita e diversificazione, supervisionando il lancio di prodotti rivoluzionari come Apple Watch e AirPods. Il suo mandato è stato caratterizzato da stabilità e continua redditività, affermando Apple come una delle aziende di maggior valore al mondo.

Il probabile successore: John Ternus

Il favorito per sostituire Cook è John Ternus, Senior Vice President of Hardware Engineering di Apple. Ternus, entrato in azienda nel 2001, è stato sempre più visibile negli eventi chiave di Apple, inclusa la recente introduzione dell’iPhone Air. A 50 anni, avrebbe assunto il ruolo alla stessa età che aveva Cook quando divenne amministratore delegato.

Tempistica strategica e partenze recenti

Il Financial Times suggerisce che qualsiasi transizione avverrebbe probabilmente dopo il rapporto sugli utili di gennaio 2026, che rifletterà l’andamento delle festività natalizie. Questa tempistica consentirebbe un passaggio di consegne regolare prima dei principali eventi keynote di Apple, a partire dal WWDC di giugno.

In particolare, sia il direttore finanziario di Apple, Luca Maestri, sia il direttore operativo, Jeff Williams, hanno recentemente lasciato l’azienda. Entrambi erano vicini a Cook e la loro partenza suggerisce un deliberato sgombero del ponte esecutivo in preparazione alla transizione.

Rapporti contrastanti

Mentre il rapporto del Financial Times si basa su fonti vicine alla questione, Mark Gurman di Bloomberg, un rispettato insider di Apple, ha dichiarato di non avere alcuna conferma immediata delle dimissioni di Cook. Questa discrepanza evidenzia la sensibilità che circonda la pianificazione della successione all’interno di Apple.

Il quadro più ampio

L’approccio proattivo di Apple alla successione della leadership non sorprende. L’azienda vanta una storia di pianificazione meticolosa e Cook sottolinea da tempo l’importanza di avere un percorso chiaro da seguire. La potenziale uscita di Cook nel 2026 segnerebbe la fine di un’era, ma la società sembra ben posizionata per continuare la sua traiettoria di innovazione e dominio del mercato sotto una nuova leadership.

I tempi della transizione saranno fondamentali, garantendo un’interruzione minima della pipeline di prodotti Apple e delle prestazioni finanziarie. Il piano di successione sottolinea l’impegno dell’azienda per la stabilità a lungo termine, anche se si muove in un panorama tecnologico in rapida evoluzione